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Quartieri
La vasca anti esondazioni Seveso è una realtà
A un anno dall’inizio dei lavori il sopralluogo di ABC con l’assessore Granelli
Gianni Russo | 28 giugno 2021

Nel caldo pomeriggio di venerdì 26 giugno si è svolto un attento sopralluogo  nel cantiere dove è in costruzione la vasca anti esondazione sul territorio milanese, quella in difesa degli allagamenti che hanno flagellato Niguarda per decenni.
Un intervento atteso dai cittadini non solo del quartiere milanese in prima linea dagli impeti del Seveso, ma dalle tante cittadine a monte del Nord Milano.

Abbiamo avuto modo di conversare con chi nel cantiere ci lavora e che ha illustrato alcuni aspetti più significativi, che vanno dall’ampio invaso che accoglierà le acque che a causa delle forti piogge fanno esondare le acque del Seveso e allagare le zone circostanti, alle importanti opere provvisionali -come la deviazione con parancole delle acque- per poter eseguire al riparo dello scorrere del fiume le opere definitive di presa e di scarico nella costruenda vasca/laghetto alle spalle del Cimitero di Bruzzano e al confine con Bresso. A più riprese negli anni ABC si è occupato del fenomeno con servizi e interviste con i sindaci delle cittadine a monte del confine a nord di Niguarda. Ma per descrivere lo stato dell’arte e delle importanti opere nella sua complessità, preferiamo trascrivere la dichiarazione che ci ha rilasciato l’assessore del Comune di Milano, Marco Granelli, che ha le deleghe dei Lavori pubblici, dell’Ambiente e la Mobilità.

«Il 20 luglio 2020 è stato avviato il cantiere per realizzare la vasca di Milano contro le esondazioni del Seveso. I lavori si concluderanno per l'estate 2022 quando la vasca potrà entrare in funzione. I lavori procedono come da programma. Ora gran parte della vasca e stata scavata fino a meno 11 metri circa e da metà giugno sono iniziati i lavori per realizzare il fondo della vasca con uno strato di calcestruzzo alto circa un metro, necessario per evitare movimenti indesiderati dell’intero monufatto ad opera finita. Naturalmente tutta la superficie del fondo vasca sarà impermeabilizzata con teli elastomerici di ultima generazione, per evitare percolamenti nella falda sottostante.
Dopo la deviazione provvisoria del Seveso avvenuta a gennaio 2021, sono iniziati i lavori per realizzare il manufatto di ingresso e uscita delle acque del Seveso tra fiume e vasca. Ora il manufatto vede realizzata una parte significativa delle opere edili che ospiteranno le pompe idrauliche. Nel tratto del Seveso a fianco e a valle della vasca in costruzione sono state realizzate in buona parte le opere di sistemazione delle sponde realizzate con grandi pietre e terra sostenuta internamente da una rete che permette nella parte superiore la crescita dell'erba. Sono anche stati scavati i pozzi per la presa dell'acqua di falda che servirà per alimentare la vasca normalmente a formazione del “laghetto”,  tranne che nelle situazioni di allerta. Nel cantiere sono presenti mediamente 40 lavoratori di diverse imprese coordinate da MM, mentre ATS e ARPA controllano le polveri per accertarsi che non siano inquinanti.

Ma questa di Milano/Bruzzano non è la sola vasca in costruzione. In parallelo vi è la vasca di Senago, con i lavori ricominciati a giugno 2020 e che anch'essi si concluderanno nel 2022. Mentre nella primavera 2021 sono iniziati anche i lavori della vasca di Lentate e delle aree golenali tra Lentate e Cantù, mentre per la vasche di Paderno Dugnano - Varedo sono in fase avanzate di progettazione. Ma i lavori non si limitano alle sole vasche di laminazione. Sul territorio milanese si sono conclusi i lavori di consolidamento del Redefossi - dove passa l'acqua del Seveso -, tra piazza Cinque Giornate e Porta Romana e stanno iniziando gli interventi nel tratto tra Oberdan e Cinque Giornate. Intanto parallelamente procedendo i lavori di consolidamento del tratto del Seveso sotto Melchiorre Gioia.
Intanto, Comune, Regione, AIPO e Città metropolitana stanno firmando il nuovo accordo sul nodo idraulico di Milano, fondamentale per poi decidere e governare tutto il futuro sistema di gestione delle acque dell'Olona, Seveso e Lambro nel milanese.

Sono questi passaggi storici per Milano, dopo decenni di attesa ora abbiamo un sistema di prevenzione e contrasto alle esondazioni, non più solo pensato o progettato, ma in piena realizzazione e/o con cantieri conclusi, portando la conclusione intorno ad aprire 2022.

Era il 2010, il 2011 e poi ancora il 2014 che per fermare le esondazioni si cercò di mettere un punto fermo, ma dobbiamo andare al 2015, con il grande investimento di più di 100 milioni del Governo di centrosinistra si verificò la svolta. E ora finalmente abbiamo i fatti. Stiamo mettendo fine realmente a 40 anni che hanno visto più di 100 esondazioni nei quartieri di Milano, anni purtroppo di tante chiacchiere e pochi fatti. Ora i fatti ci sono».

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