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Le azioni dell’associazione di via Guerzoni a supporto delle famiglie
“Genitori al passo” con L'amico Charly
Federico Russo | 29 luglio 2021

Tanti mestieri in questi due anni di pandemia sono stati pesantemente messi in discussione. Più di tutti, probabilmente, quello che per tradizione è considerato il più difficile: il mestiere di genitore. L’associazione “L’amico Charly Onlus”, attiva a Milano dal 2001 (a Dergano dal 2009) nella prevenzione del disagio giovanile, è abituata a confrontarsi con le difficoltà di chi ha figli nell’età della preadolescenza e dell’adolescenza (fascia 11-18 anni) e anche in questi mesi ha cercato di tenere un contatto aperto con le figure genitoriali. Un impegno che ha preso forma nel progetto “Genitori al passo”, gratuito come gran parte delle attività dell’associazione.
”L’amico Charly” ha una doppia anima: da una parte c’è il supporto psicologico, affidato a un’équipe di professionisti, dall’altra ci sono le attività educative, espressivo-creative e sportive del Centro di Aggregazione Giovanile.

Una chiacchierata con gli educatori, presso la struttura di via Guerzoni, aiuta a capire meglio come sia cambiato il mondo degli adolescenti in questi mesi di sospensione della vita sociale. Non c’è stata soltanto la “DAD” con le sue enormi difficoltà di apprendimento. C’è stato anche il venire meno di una serie di figure di “educatori informali” (l’allenatore, il sacerdote). Di fronte all’intera vita relazionale di un ragazzo ridotta a uno schermo, il ruolo di un padre e una madre non può che farsi più complicato. Si perdono strumenti di controllo (il classico “ti tolgo il cellulare!”), ma soprattutto si perdono certezze.

«I genitori si sono ritrovati – spiega Paolo Bernasconi, coordinatore del C.A.G. - di fronte a un dilemma educativo, aggravato dalla convivenza forzata.  Già il primo lockdown aveva fatto emergere delle problematiche. Vi ricordate le cantate ai balconi? Beh, gli adolescenti non c’erano, non cantavano. Erano estranei a quel rito. Ma è con la successiva chiusura di ottobre che la situazione è diventata spesso ingestibile. Molti genitori convivono con la paura di sbagliare qualsiasi cosa facciano».

A questo disagio “Genitori al passo – Azioni a sostegno dei genitori e della famiglia” prova a rispondere con uno sportello di supporto psicologico e una “tavola rotonda genitoriale”. L’attività è iniziata a giugno e durerà fino a dicembre. L’azione psicologica punta a creare uno spazio di ascolto e sostegno per le famiglie che stanno affrontando ansia, stress e angoscia a seguito del Covid-19. La tavola rotonda mette un educatore e uno psicologo a disposizione di una ventina di genitori, con l’obiettivo di creare degli incontri di gruppo a partire dalle esperienze personali dei partecipanti. «Non si tratta di convegni – puntualizza Bernasconi – ma di momenti di ricerca di soluzioni. I genitori si sentono accolti, ma anche spronati. Capiscono di non essere soli, toccano con mano che il loro problema riguarda anche altri. Noi, come figure professionali, diventiamo anche facilitatori di relazioni».
Chi è interessato a “Genitori al passo” può chiamare il numero 3922520324 o scrivere all’indirizzo spaziofamiglia@amicocharly.it.

Il progetto è integrato dentro l’offerta complessiva de “L’amico Charly”, realtà abituata anche al confronto e alla collaborazione con le altre istituzioni, a partire dalle scuole, coinvolte nella crescita dei più giovani. «Non ci siamo mai fermati – conclude Bernasconi -, anche durante la pandemia abbiamo portato avanti un nuovo modus operandi, in remoto o in presenza. A settembre speriamo di riprendere senza nuove chiusure, ma in ogni caso per noi sarà l’anno zero. I ragazzi non sono più abituati a socializzare e a giocare insieme, la loro sfera motoria è ferma. Si deve ripartire dall’abc della socializzazione».

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