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Volontari della Croce Rossa all'ingresso del ristorante-bistrot
Il ristorante-bistrot di Dergano impegnato in più progetti di solidarietà
Da "Rob de Matt" pacchi e pasti caldi per i più bisognosi
Federico Russo | 21 aprile 2020

“Quando è iniziato il lockdown ci siamo sentiti nel panico, con lo stop totale di tutta la nostra attività economica e sociale. Poi ci siamo detti: ci sono nuovi bisogni da affrontare”. Francesco Purpura, che di “Rob de Matt” è il referente del progetto sociale, sintetizza così la svolta, dettata dal Coronavirus, che ha portato la cucina del ristorante di via Butti a riprendere sì il suo lavoro, ma non per i clienti come accadeva fino a poco tempo fa, ma per i più bisognosi.
“Rob de Matt”, tre anni compiuti proprio ad aprile, non è solo un ristorante-bistrot nel cuore di Dergano ma è soprattutto una associazione di promozione sociale, che si basa su un progetto di inclusione lavorativa rivolto a persone con storie di marginalità e svantaggio. Inclusione sociale, cucina sana e cittadinanza attiva: tre impegni che in queste drammatiche settimane stanno proseguendo nonostante la sospensione di tutte le ordinarie attività, compresi i tirocini e i corsi di formazione. In che modo? Lasciamo la parola a Purpura.

“Stiamo facendo sinergia tra due progetti in cui siamo coinvolti. Il primo si chiama “QuBi”, è promosso da Fondazione Cariplo e punta a costruire reti territoriali per contrastare la povertà minorile. È un progetto enorme, ci sono dentro 500 enti. Noi ne siamo capofila a Dergano e assistiamo, anche dal punto di vista alimentare, circa 200 famiglie solo nel nostro quartiere. L’inizio di questa emergenza ci ha fatto capire che il bisogno è molto più vasto e riguarda altre famiglie, che vanno aiutate con urgenza anche se è impossibile inserirle subito in “QuBi” perché dovrebbero prima passare per i servizi sociali”.

E qui scatta la “sinergia”di cui sopra.
“Abbiamo intercettato “AiutArci a Milano”, un progetto di volontariato promosso dall’ ARCI con l’obiettivo di preparare e distribuire pasti caldi per i senza fissa dimora della città. Noi ci siamo detti: “Possiamo collaborare: la cucina ce l’abbiamo”. Era ferma, l’abbiamo riattivata”.

E adesso cosa accade?
“Da “QuBi” riceviamo segnalazioni di famiglie in stato di necessità. Come dicevo se ne aggiungono costantemente di nuove, anche 15-20 al giorno. Appena possibile verranno inserite nel progetto, seguendo tutte le procedure. A loro, intanto, grazie anche ad “AiutArci”, distribuiamo ogni settimana dei pacchi di beni di prima necessità”.  

Il progetto di cui ARCI è capofila riunisce varie associazioni (tra le altre Banca Etica e Mediterranea) e collabora con il Comune grazie alla piattaforma Milano Aiuta. Nell’ambito di “AiutArci” Rob de Matt porta avanti due attività: la preparazione di 150-200 pasti quotidiani che poi la Croce Rossa consegna agli homeless, e la distribuzione di pacchi a domicilio alle famiglie più bisognose.  Grazie a queste due iniziative l’associazione-bistrot svolge in tutto il quartiere un ruolo di catalizzatore di energie: i volontari coinvolti sono oltre 40. Anche nella fornitura di cibo per la cucina c’è una gara di solidarietà che vede impegnati Banco Alimentare, Conad, Natura Sì e altre piccole realtà (ma tutti possono contribuire con una donazione).
“Gara di solidarietà”, poi, a Dergano significa soprattutto #cestesospese. “Grazie al nostro magazzino – conclude Purpura – abbiamo potuto realizzare una cesta grande, che ha distribuito solo nella prima settimana 600 chili di cibo. Un numero impressionante, che conferma quanto alto sia il bisogno”.

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