HOME Chi siamo Dove siamo Grafica e libri Cooperazione Corsi ABC Junior Lavora con noi
Quartieri
“Ceste sospese” anche ad Affori e Niguarda
Federico Russo | 9 aprile 2020

Milano si sta riempiendo di ceste. Questa piccola misura di solidarietà organizzata, rappresentata da un contenitore da riempire (o svuotare, se si è nel bisogno), si sta espandendo a macchia d’olio. Il merito maggiore è del collettivo, in gran parte femminile, che si è riunito in zona Dergano/Bovisa attorno al progetto #CesteSospese che ha conquistato attenzioni anche a livello nazionale. Le 16 ceste di cui parlammo nei primi giorni del progetto sono nel frattempo diventate 40, con un coinvolgimento assai variegato di quartieri: Porta Nuova, Sant’Agostino, Villapizzone, Corvetto, addirittura Sesto San Giovanni.
Rimanendo nel Municipio 9, una prima “new entry” da segnalare viene da Niguarda, più precisamente dai condomini della Cooperativa Abitare di via Hermada 14. Con decisione che ha coinvolto molti dei residenti (oltre 150) si è creata una “cesta di cortile”, situata in un punto aperto e accessibile dello spazio esterno condiviso.  A rendere la cesta visibile (e quindi utilizzabile) per chiunque c’è un tavolino, sormontato da un ombrello che ripara dal sole e da un cartello che riporta quello che si è ormai universalmente affermato come slogan dell’iniziativa: “Chi può metta, chi non può prenda”.

Spostandoci ad Affori, abbiamo conferma del fatto che questa esperienza, come tutto ciò che nasce da uno spirito di solidarietà, può fiorire anche autonomamente. Delle ceste di cui abbiamo notizia solo una, in via Cialdini 15, è riconducibile a #CesteSospese (qui la mappa Google). Un’altra, del tutto anonima, è stata posizionata su una colonnina di lettura del gas in via Pellegrino Rossi, a poche decine di metri da Brico. E poi c’è un caso particolare che ci porta al centro del quartiere, ed è quello della cesta creata dalla cartoleria/edicola di via Astesani 2. Il titolare, Lorenzo De Marco, ci dice espressamente di essersi ispirato alle realtà che avevano già lanciato il progetto, scegliendo però di muoversi in maniera autonoma. La sua cesta (dall’aria vagamente natalizia) è stata sistemata due giorni fa all’esterno del negozio (“Perché nessuno deve sentirsi in imbarazzo a prendere”).  Il primo riempimento lo ha fatto lui, adesso stanno contribuendo anche altri.  La frase di accompagnamento (“Chi può lascia, chi non può prende…INSIEME SI VINCE!”) è leggermente diversa. Lo spirito solidale è lo stesso.

Commenti